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La meditazione
Data: 18 Maggio 2020
Lo stress
Quante volte vi sentite stanchi? Quante volte, in un anno, il raffreddore vi colpisce? Quante volte vi sentite spinti da un forza che vi spinge ad aprire tutti gli armadietti della cucina e mangiare tutto ciò che vi capita?
Lo stress può farvi fare questo e molto altro…
Quante volte vi svegliate la notte dopo che avete fatto fatica ad addormentarvi? Quante volte sentite il collo e la testa indolenzite dopo una giornata pesante ?
Questi sono tutti segnali che servono a conoscere il vostro corpo, i vostri limiti e anche il grado di stress che avete accumulato.
Il problema nasce quando superate questi limiti ed entrate nella soglia dello stress, in quel momento il vostro corpo e la vostra mente vivono in una situazione di pericolo come se ogni piccolo imprevisto si trasformasse in una montagna insormontabile , tutto vi costa fatica e tutto sembra più difficile di quello che è!
Volete rilassarvi , ma quando ci provate, la vostra mente continua a viaggiare, pensando al lavoro, pensando a quello che dovete fare dopo, domani e la settimana prossima ,pensate ai vostri obbiettivi lavorativi, famigliari e affettivi, il problema è che tutte le volte che pensate al futuro o al passato, proiettate il vostro corpo in un mondo non reale e cosi facendo spostate le vostre ansie, preoccupazioni, desideri in un “tempo” che non è ancora arrivato, sottoponendo la vostra mente e il vostro corpo ad un forte stress.
Entrate in ansia anticipatamente e vi ritrovate a rincorrere quel qualcosa che quando arriva non avete i mezzi per poterlo apprezzare.
Adesso siete abituati ad ascoltarvi solo quando avete dei dolori, dei malesseri, che ovviamente volete immediatamente eliminare con la solita pastiglietta magica, cosi facendo invece di aprire la porta verso la conoscenza di voi stessi vi allontanate.
I vostri malesseri sono la chiave per aprire la porta della vostra anima, essi vi dicono i vostri limiti , le situazioni che l’inconscio riconosce come sbagliate, vi proteggono da situazioni pericolose, perché privarvi di un cosi grande strumento di consapevolezza?
E’ arrivata l’ora di ascoltarvi, di riconoscere i vostri ritmi che cambiano continuamente.
Cosa nutre più di tutto il corpo e l’anima?il vivere il momento e la sensazione nel vostro corpo attraverso i sensi di quel momento.
Meditando imparerai a vivere il presente, a gioire per i tuoi obbiettivi raggiunti, a fermare il pensiero ossessivo ad ascoltare i tuoi sensi e riconoscere i tuoi limiti.
La meditazione
La maggior parte delle persone trova incomprensibile la pratica della meditazione soprattutto in occidente.
Le difficoltà sono molteplici, soprattutto perché la meditazione non è una pratica, ma uno stile di vita fondato sulla riflessione, introspezione, la contemplazione, la pazienza e l’ascolto.
Anche di fronte ad un semplice paesaggio, l’uomo ne contempla la bellezza e s’interroga sui grandi misteri.
Pensiamo agli antichi greci, come Platone, Pitagora, Eraclito, e molti altri, che osservando il creato cercavano di comprendere i misteri dell’universo e della vita stessa.
Nell’india antica moltitudini di folle seguivano maestri e guru meditando sui loro insegnamenti e sul loro esempio di vita.
Tutte le culture antiche dedicavano molto tempo al mondo spirituale e, considerate le loro grandi necessità di sopravvivenza fisica, stupisce quanta energia dedicassero alla ricerca spirituale.
Forse, è proprio perché comprendevano la caducità della vita e quanto fosse incontrollabile, sconosciuta, “appesa a un’filo”, che si sentivano spinti a svelarne i misteri, o meglio ancora, a trascenderla.
Oggi, la ragione e la logica vincono sui sensi, sul sentire interiore e l’uomo ha spento totalmente la sua curiosità al mistico e ad ogni elemento soprannaturale escludendo tutto ciò che non è spiegabile. Questa “finta sicurezza” si trasforma, in realtà, in presunzione, rigidità di pensiero, chiusura verso il nuovo e il diverso, ed è un grave limite per la ricerca interiore.Il mondo sottile, quello fatto di emozioni e sensazioni è sostituito con il mondo calcolatore, freddo e logico. Le emozioni sono considerate pericolose e delle debolezze, mentre l’autocontrollo è la virtù migliore.
Le forme di controllo
Quando insegno le varie tecniche di consapevolezza, la meditazione, la respirazione e le varie tecniche corporee per il rilascio delle emozioni, mi accorgo che l’uomo occidentale, rimane interdetto e manifesta vari tipi di forme di controllo:
- Non sente nulla: può indicare l’insensibilità cioè l’incapacità di ascoltare, di riconoscere le proprie emozioni attraverso i sensi, come se avesse trasformato corpo in un luogo separato dalla mente cosi da poter sentire meno un eventuale dolore.
- Prova disagio: non riconosce il silenzio e non è abituato ad ascoltarlo.
- I pensieri si susseguono gli uni con gli altri senza tregua: può indicare l’incapacità di apprezzare la propria essenza anche priva di obiettivi, aspettative, desideri, ambizioni, ruoli e doveri. La tendenza a sentirsi realizzati solo attraverso il fare e non nell’essere.
- La difficoltà a chiudere gli occhi: può indicare la paura del mondo esterno, la mancanza di fiducia nella vita, nei confronti degli altri e di se stesso.
- Sente prurito: sta indicare l’incapacità di lasciarsi andare.
- Battito irregolare o accelerato: quando inizia il processo del “lasciare andare” il corpo rilascia gli ormoni dello stress come l’adrenalina.
- Dolori al corpo: il corpo vive costantemente contratto a causa dello stress, il rilassamento comporta il rilascio dei muscoli, il dolore causato dal cambiamento della struttura fisica potrebbe essere una resistenza al “lasciare andare”.
- Tosse e fastidio alla gola: quando il respiro da superficiale diventa profondo a causa del rilassamento, il soggetto non riconosce questo tipo di respirazione e crea una resistenza.
La meditazione e le varie tecniche correlate, aiutano a divincolare l’energia sui blocchi per far si che possa, percorrere il proprio cammino, liberandosi dai pesi, dagli eccessi e dalle convinzioni.
Durante il corso di meditazione potrai sperimentare:
- Le tecniche di respirazione consapevole
- Le meditazioni attive e passive
- La focalizzazione delle risorse
- Lo sblocco dei segmenti del corpo in cui si somatizza il disagio
- Le visualizzazioni guidate per sviluppare il proprio dialogo interiore
- L’ascolto del corpo attraverso i sensi
- La gestione delle emozioni
Se vuoi imparare a meditare: https://www.20olistici.it/corsi/corso-meditazione-online/
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